Mostre permanenti
L’uomo e il tempo: dal lunedì all’eternità
La mostra presenta la percezione del tempo da parte delle persone, il loro tempo di lavoro, di svago e di festa, nonché l’influsso del tempo sul modo di vivere nelle diverse fasi della vita e negli ambienti socio-culturali.
Il tempo è qualcosa a cui pensiamo e di cui parliamo, che sentiamo, esploriamo, misuriamo e registriamo da diversi punti di vista. Lo si può osservare in sé stessi, negli altri esseri viventi, negli oggetti, nello spazio... Divisa in cinque sezioni concettuali, la mostra espone numerosi oggetti, fotografie e filmati che mostrano le diverse sfaccettature del tempo.
L’uomo e il tempo: i primi 100
La mostra presenta 100 oggetti, ognuno dei quali racconta una storia unica sulla sua origine, i suoi creatori, gli utilizzatori e la sua vita all’interno del museo. Osserviamo questi oggetti e le vite ad essi collegate attraverso diverse lenti nel tempo, poiché le diverse epoche portano esperienze differenti. In questo modo, il Museo Etnografico Sloveno (SEM) agisce come un ponte, riconnettendoci costantemente con il passato e il futuro attraverso le testimonianze dei suoi manufatti raccolti. La mostra presenta oggetti che testimoniano la cultura dell’abbigliamento, come la ricostruzione di un costume da “La gloria del ducato di Carniola” di Valvasor; parlano di eccezionalità, come le porte intagliate della Valle di Poljane; di funzionalità, testimoniata dagli oggetti di una locanda degli inizi del XX secolo; della creazione nel tempo, come il Girasole del costumista Alan Hranitelj; dei ricordi, come la valigia di un emigrante; e dell’appartenenza che si prova guardando una divisa da pompiere. Una parte della mostra riflette gli incontri degli sloveni con culture provenienti da tutto il mondo.
Tra natura e cultura
La mostra permanente del Museo Etnografico Sloveno con oltre 3.000 oggetti presenta il tesoro del patrimonio etnologico sloveno e mondiale. Fornisce una visione degli scopi degli artefatti esposti e dei modi in cui i nostri antenati li usavano, tracciandone le trasformazioni nel tempo e nello spazio.
La Lectarija di Plečnik
La mostra espone gli arredi della Lectarija, il negozio di arti e mestieri domestici aperto nel 1940 in Piazza Congresso 5 a Ljubljana. Gli oggetti esposti includono vetrine di legno, un tavolo e una panca, una vetrina con una spirale in ottone che serviva da supporto per disporre gli articoli in vendita, un grande tavolo rotondo in pietra artificiale e un lampadario di legno con candele disposte a cerchio.
L’arredamento del negozio è stato donato al Museo Etnografico Sloveno nel 2000 da Agata Freyer Majaron e Rok Freyer, figlia e figlio di Henrieta e Rok Freyer. Il museo ha restaurato l’arredamento, che nel 2004 è stato inserito nel nuovo edificio museale sia come negozio del museo sia come patrimonio culturale. Nel 2021 Lectarija è diventata una mostra museale ed è stata incorporata nella mostra permanente come “La Lectarija di Plečnik”. È l’unico interno di negozio completamente conservato progettato da Jože Plečnik. Esiste inoltre un collegamento tra Plečnik e la Lectarija e il laboratorio e negozio di candele e miele Krbavčič, che si trovava in via Trubar 55 a Ljubljana. La mostra presenta anche l’intero interno di questo negozio, la cui tradizione risale al periodo tra le due guerre, quando Plečnik era solito frequentarlo.
L’opera selezionata di Jože Plečnik è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2021. Attraverso la mostra “La Lectarija di Plečnik”, il Museo Etnografico Sloveno mette in evidenza il lavoro meno conosciuto e l’impegno dell’architetto, nonché il suo atteggiamento verso l’artigianato. La mostra fa parte del programma per il 150° anniversario della nascita dell’architetto Jože Plečnik, che la Slovenia ha celebrato con l’UNESCO.
Patrimonio culturale immateriale della Slovenia
La mostra permanente sul patrimonio culturale immateriale al Museo Etnografico Sloveno presenta un ricco tesoro di pratiche, espressioni, conoscenze e abilità iscritte nel Registro nazionale del patrimonio culturale immateriale.
Mostre temporanee – selezione
L’Asia nel cuore di Ljubljana: la vita della collezione Skušek
La storia affascinante della collezione iniziò oltre cento anni fa, quando l’ufficiale navale austro-ungarico Ivan Skušek Jr tornò a Ljubljana dalla sua prigionia in Cina. Lui e sua moglie giapponese Tsuneko Kondō Kawase portarono con sé una collezione di raffinati manufatti dell’Asia orientale in 75 grandi casse, con l’idea di istituire un museo delle culture asiatiche, progetto che però non riuscirono a realizzare. Così esposero la collezione nel proprio appartamento, vissero con essa e la mostrarono ai loro ospiti. Oggi la collezione è curata dal SEM.
Si tratta della più grande collezione di manufatti dell’Asia orientale in Slovenia. La mostra presenta alcuni oggetti davvero notevoli, come il modello di una casa cinese recentemente assemblato da esperti del Palazzo Imperiale nella Città Proibita di Pechino, una ricostruzione del salotto degli Skušek con pezzi selezionati di mobili intagliati, oggetti in porcellana, sculture buddhiste, indumenti ricamati in seta, strumenti musicali e molti oggetti misteriosi.
Maksim Gaspari: Dare forma alle immagini della nazione
La mostra offre uno sguardo sui motivi che il grande pittore sloveno Maksim Gaspari (1883–1980) ha tratto dal patrimonio etnografico, in particolare quelli associati ai costumi nazionali, ai matrimoni, a Nonno Gelo e all’apicoltura, e presenta una ricca collezione delle sue cartoline illustrate. Evidenzia anche l’impatto dei vent’anni di servizio di Gaspari come restauratore e disegnatore presso il Museo Etnografico (dove aveva accesso diretto alle collezioni etnografiche) sulla scelta dei suoi motivi. Per oltre mezzo secolo, l’opera di Maksim Gaspari ha contribuito a plasmare il gusto artistico del popolo sloveno e, con esso, l’atteggiamento della nazione verso gli elementi del patrimonio e la coscienza nazionale.